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Gioco

CLEMENTONI

Nel 1963 Mario Clementoni fonda una delle più importanti aziende italiane di giocattoli che ancora oggi accompagna i bambini ad imparare divertendosi. L’avventura imprenditoriale nasce nel pieno del boom economico con il primo gioco da tavola in Italia: “la tombola della canzone” poi affiancato dal “Sapientino” che apre il percorso più caratterizzante dell’azienda nel campo degli educational. Pronti ad intercettare le esigenze delle nuove generazioni, costantemente al passo con le più moderne teorie didattiche, la Clementoni oggi continua ad innovare il gioco educativo tramite l’incontro con le conoscenze digitali. “Il gioco è una cosa seria. Non bisognerebbe mai smettere di giocare, specialmente quando si diventa grandi”, è su questa frase di Mario Clementoni che l’azienda realizza da sempre giochi educativi, prima infanzia, scientifici, computer kid, i creativi, i ricreativi, le tombole e i celeberrimi puzzle.

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Punti di interesse

Biblioteca Leopardi

La Biblioteca del Conte Monaldo Leopardi documenta in modo significativo quanto ancora fosse vivo l’interesse per la ricerca antiquaria e la storia locale presso i ceti colti marchigiani, in linea con tutta una tradizione di studi storici che nella Marche si afferma alla fine del Settecento con l’opera monumentale dell’abate Giuseppe Colucci, le Antichità Picene.Il nucleo più consistente della biblioteca si deve ad una serie di acquisti che il conte effettuò nelle fiere di Recanati, di Senigallia e in alcuni viaggi a Roma. Monaldo acquistò molti libri greci per "secondare", scrive nel Commentario, gli studi del figlio Giacomo, ma soprattutto per una sua innata vocazione antiquaria. Da una piccola lapide apposta nella biblioteca leggiamo che Monaldo Leopardi nel costituire la raccolta pensava non solo a sé ma anche ai suoi concittadini. Fu, infatti, sempre aperta agli studiosi ed oggi anche ai semplici visitatori attratti dal valore museale della sede e della sua raccolta libraria.La biblioteca è all’interno di Casa Leopardi, ed è rimasta così come la volle il conte padre e con le sue quattro sale occupa quasi interamente il primo piano del palazzo, di cui fanno parte anche la Sala dell’Alcova, la Sala dei Manoscritti e lo studio di Monaldo. La prima sala è composta da soffitto e cassettoni, la seconda, più piccole delle altre, ha un affascinante soffitto in tela con dipinti in tipico stile pompeiano, la terza e quarta sala, infine, hanno entrambe forma rettangolare e contengono centinaia di libri riposti in enormi scaffali.

Recanati

Situata al centro della Regione Marche, in una posizione strategica, tra costa e l’entroterra, Recanati è la tipica "città balcone" per l'ampio panorama che vi si scorge. Qui nacquero Giacomo Leopardi, uno dei più grandi poeti italiani della letteratura italiana e Beniamino Gigli, noto cantante lirico. Tra i principali siti di interesse turistico spiccano i luoghi leopardiani: la piazzetta "Sabato del villaggio", su cui si affacciano il settecentesco Palazzo Leopardi, casa natale del poeta, che custodisce la preziosa Biblioteca contenente oltre 20.000 volumi e la “Casa di Silvia; il “Colle dell’Infinito”, la sommità del Monte Tabora che ispirò l'omonima poesia composta dal poeta a 21 anni, con l'antico orto del monastero delle suore clarisse e il Centro Mondiale della Poesia e della Cultura, il Centro Nazionale Studi Leopardiani, punto di riferimento per tutte le iniziative leopardiane, sia in Italia che nel mondo, la “Torre del Passero Solitario”, ubicata nel cortile del chiostro di Sant'Agostino, Palazzo Antici Mattei, casa della madre di Giacomo. Gli edifici di architettura religiosa più rilevanti sono: la Chiesa e il Convento dei frati Cappuccini, risalenti al 1600, la Chiesa di Santa Maria Morello, nel cui fonte battesimale fu battezzato Giacomo Leopardi, la Chiesa di San Vito dalla facciata vanvitelliana, la Chiesa di Sant’Agostino con il bel portale in pietra d’Istria, la Chiesa di San Domenico, che conserva il “San Vincenzo Ferrer in gloria".

Macerata

Capoluogo dell'omonima provincia delle Marche, il comune di Macerata aderisce all'Associazione delle Città d'Arte e Cultura. Vanta una Università, tra le più antiche nel mondo, fondata nel 1290. Uno dei monumenti più rappresentativi della città è l’Arena Sferisterio di Ireneo Aleandri, splendido esempio di architettura neoclassica che ospita ogni estate una prestigiosa stagione lirica, il Macerata Opera Festival. Nel cuore della città sorge il settecentesco Palazzo Buonaccorsi, oggi sede delle raccolte di arte antica e moderna e del museo della carrozza. La Sala dell'Eneide è la fastosa, settecentesca galleria, luogo di rappresentanza di Palazzo Buonaccorsi: i dipinti celebrano le gesta di Enea. Nel centro storico si trovano altri edifici di notevole valore: la Torre Civica, alta 64 metri, sul cui basamento si trova la ricostruzione dell'orologio astronomico ad automi, simile a quello di Venezia, costruito nel 1569 dai fratelli Ranieri di Reggio Emilia; una macchina di straordinaria complessità governa le diverse funzioni dell’orologio: l’azionamento del carillon; i colpi che scandiscono le ore; l’uccello che fa suonare la piccola campana colpendola col becco; la giostra con l’angelo e i Re Magi; l’avanzamento della lancetta nel quadrante orario; i movimenti dei dischi dei corpi celesti e del Drago. Lo splendido quadrante policromo, oltre a indicare le ore, mostra i moti apparenti della volta celeste, del Sole e della Luna e i circuiti dei cinque pianeti conosciuti al tempo nel quale i fratelli Ranieri portarono a termine la loro impresa.

Museo Internazionale della Fisarmonica

Il museo, sorto nel 1981, è ospitato in un piano del cinquecentesco palazzo municipale e raccoglie organetti, fisarmoniche ed altri strumenti musicali ad ancia libera, testimonianza di una industria che ha fatto di Castelfidardo uno dei principali centri mondiali per la produzione di fisarmoniche. La superficie espositiva è costituita da un'unica sala per un totale di circa duecentosessanta metri quadrati. La raccolta è articolata in più sezioni: la sezione principale è costituita da centoquarantasette  fisarmoniche, costruite tra il 1840 ed il 1968, molte delle quali perfettamente funzionanti. Vi sono infine tre sezioni dedicate a collezioni tematiche: la musica nelle monete, la fisarmonica nella iconografia e la fisarmonica nel francobollo.

Loreto

La città di Loreto si è sviluppata intorno alla celebre Basilica che ospita la Santa Casa di Nazareth dove, secondo la tradizione, la Vergine Maria nacque, visse e ricevette l'annuncio della nascita miracolosa di Gesù. Quando nel 1291 i musulmani cacciarono definitivamente i cristiani da Gerusalemme e tentarono poi di riconquistare Nazareth, un gruppo di angeli prese la Casa e, dopo alcune peregrinazioni, la portò in volo fino a Loreto. Per questo motivo la Madonna di Loreto è venerata come patrona degli aviatori. Gli studi iniziati sin da pochi anni dopo questo evento mettono in luce, senza ombra di dubbio, la provenienza della Casa dalla Palestina, sia per lo stile architettonico che per l'uso di materiali costruttivi, sconosciuti al territorio delle Marche ed invece molto usati all'epoca in Terrasanta. Altre evidenze della terra di origine provengono dai dipinti e dai graffiti, tuttora visibili, che ritraggono Santi della Chiesa Orientale e riportano il passaggio dei pellegrini che sin dall'era di Costantino visitavano la Casa. Inoltre, le dimensioni dell'abitazione coincidono con quelle del "vuoto" rimasto a Nazareth. 

Corridonia

Popolosa cittadina in bella posizione geografica, Corridonia si trova sullo spartiacque tra le valli del Chienti e del Cremone. Di tradizione agricola, ha visto di recente lo sviluppo di una fiorente attività industriale nella forma per lo più della piccola e media impresa, ma ha conservato belle tracce del passato nelle chiese in stile romanico-gotico e nella Pinacoteca. Il centro storico vanta mirabili esempi di architettura sacra: la Chiesa di San Francesco, già di Santa Maria in Castello, edificata verso l'anno Mille e acquistata dai Francescani nel 1225, conserva resti architettonici del periodo romanico-gotico e un campanile quattrocentesco; la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, antecedente al XIII secolo e ricostruita nel Settecento da Giuseppe Valadier, presenta forma circolare con linee gotiche; la chiesa-convento di Sant'Agostino, eretta nel 1346, custodisce pregevoli dipinti. Nei pressi dell'abitato sorge l'abbazia di San Claudio al Chienti, costruita nel VI o VII secolo sulle rovine di una villa romana, restaurata nel Duecento e formata da due chiese sovrapposte.