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Sapore

LA CAMPOFILONE

Mani contadine calde di sole, esperte di maternità, impastano sottilissimi fili di pasta all'uovo chiamati e riconosciuti nel tempo con il nome "MACCHERONCINI DI CAMPOFILONE". Piccolo borgo agricolo immerso nel verde collinare delle Marche, tinto dall' azzurro del mare. Nasce nel 1912, quando la signora Adorna Albanesi aprì una trattoria in via XX Settembre, nacque così “La Campofilone”.Oggi, la stessa azienda segue nella produzione della pasta all'uovo, gli accorgimenti e l'amore per gli ingredienti e lavorazione di una volta, tramandando così ricordi e tradizioni che altrimenti sarebbero cancellati dal tempo. Il segreto della qualità e del successo, che la nostra pasta ottiene sulle tavole italiane e estere, deriva dall'amore con cui quest'antica tradizione viene rispettata dal nostro laboratorio, dalla sfoglia particolarmente sottile, dalla lenta e graduale essiccazione a temperatura poco superiore a quella ambientale.

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Punti di interesse

Campofilone

Situato in posizione collinare lungo la costa adriatica tra San Benedetto del Tronto e Fermo, domina la bassa valle del fiume Aso coniugando il verde della campagna marchigiana con l’azzurro del mar Adriatico. I reperti archeologici rinvenuti documentano la presenza dell'uomo nel territorio di Campofilone sia in epoca picena sia in età romana. Da visitare, c’è Abbazia di San Bartolomeo di Campofilone dove ospita attualmente il Museo Malacologico – entomologico “Maria Giuseppina Ciarrocchi” ed il Museo archeologico e liturgico che si trova nei locali adiacenti la sagrestia. Al centro storico, si accede percorrendo un breve viale alberato, reso unico da maestosi pini secolari, al termine del quale si trova la bella Porta Marina. Il borgo sorge lungo una via principale in cui si affacciano i principali edifici alle cui spalle si apre un labirinto di vicoli, a tratti coperti da volte a botte e a crociera e che, di tanto in tanto, lasciano intravedere la bellezza del panorama che lo circonda. Da sempre viene prodotta una specialità gastronomica di gran pregio i Maccheroncini di Campofilone IGP, sottilissimi fili di pasta all’uovo conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo. Presso il Teatro Comunale si tengono alcune date di una rassegna teatrale avviata da alcuni anni assieme ai teatri dei comuni vicinanti. Lungo la costa, a Marina di Campofilone, si tiene ogni anno dal 14 al 16 agosto la Festa del Mare. Piatti tipici locali possono essere degustati presso gli stand gastronomici allestiti lungo la riva del mare in Località Ponte Nina.

Altidona

Altidona appartenne a Fermo, all’Abbazia di Farfa in Sabina, poi nuovamente di Fermo. Inizialmente fu edificato il castello di S. Biagio in Barbolano che sprofondò in mare nell'Alto Medioevo o forse fu abbattuto dagli altidonesi. Dopo il XII secolo, gli abitanti della città di Altidona hanno dato vita ad un nuovo castello intorno alla parrocchia di Santa Maria e San Ciriaco, che fu edificato sulla collina della città attuale. Nel 1507 è sotto l'influenza di Fermo come un castello di seconda classe. Le mura medievali del castello sono ben conservate. Da vedere sono poi il Belvedere, una torre di avvistamento medievale affacciata sulla Valle dell'Aso, nonché Villa Montana e la cisterna romana che sono situate nell'antica contrada di Barbolano. Ad Altidona ha sede la Fototeca provinciale dove sono custoditi gli archivi fotografici che testimoniano la storia del territorio Fermano. Inoltre, nel Teatro Comunale, si tiene una stagione teatrale molto seguita e spettacoli di vario genere. La Sala Lussu di Marina di Altidona è punto di riferimento per rassegne cinematografiche e incontri. Chi cerca un'area verde si ricorda il Parco dei 'Due ponti'. E' attorniato da alberi secolari e dispone di giochi per bambini. E' altresì attraversato dalla pista ciclabile che si ricollega con la spiaggia. Ogni anno, in estate, si svolge "La sagra delle polenta con lumache” per ricordare la frugalità delle mense contadine e paesane, anche se nel tempo si è arricchita di appetitose pietanze tipiche locali a base di carne e pesce.

Torre di Palme

Il suggestivo centro di Torre di Palme è un fantastico balcone panoramico sulla cima di un colle in posizione dominante la costa ed il mare Adriatico. Il borgo appartiene alla cerchia dei castelli fermani suddivisi, a seconda della loro collocazione, in marini, di mezzo e montani, quelli marini sorgono sulla sommità dei colli e in genere presentano un impianto urbano ellissoidale circondato da mura che si aprono con porte "da Sole" o "da Bora". Si distingue per la conservazione del suo ambiente e per l’uniformità stilistica degli edifici medievali e rinascimentali, elementi che ne fanno uno dei centri storici più interessanti della regione. La visita del paese può avere inizio con la Chiesetta di San Giovanni, seguita dal Palazzo Priorale e la gotica Chiesa di Sant’Agostino con annesso convento, proseguendo lungo il corso si raggiunge la Chiesa di Santa Maria a Mare. Sulla sinistra della chiesa, in un giardinetto, si trova una vera da pozzo, adibita un tempo a Battistero. Di fronte alla chiesa sorge il romanico Oratorio di San Rocco del XII secolo, il cui portale cinquecentesco presenta lo stemma di Torre di Palme. Il borgo è circondato dalla fitta vegetazione del Boschetto di Cugnolo, area floristica protetta, interessante perché conserva tipiche specie della macchia mediterranea. La zona è una meta ideale per gli escursionisti, anche grazie alla suggestiva Grotta degli Amanti, teatro del tragico amore di Antonio e Laurina, i due amanti che trovarono la morte gettandosi nel vuoto dal Fosso di San Filippo.

Ripatransone

Alta sul colle tra le valli del torrente Menocchia e del fiume Tesino, Ripatransone sorge in una posizione panoramica tanto bella da meritarsi il titolo di "belvedere del Piceno". Aderisce all'Associazione Nazionale Città dell'Olio e Città del miele e vanta la Bandiera Arancione. L'attrazione più nota è il Vicolo più stretto d'Italia, così piccolino da non avere nemmeno un nome e misura solo 43 cm. La cortina muraria di Ripatransone è una delle più ricche e articolate delle Marche. Il centro storico comprende edifici di epoca medievale, rinascimentale e barocca. L'interno del borgo si caratterizza per la presenza di significativi monumenti tra cui: la Cattedrale, dal quale si accede al Santuario della Madonna di San Giovanni, il Palazzo del Podestà, uno dei palazzi pubblici meglio conservati delle Marche, dove è stato ricavato, nel 1824, il Teatro Comunale Mercantini. Particolarmente interessanti sono: il Museo Civico, il Museo archeologico, il Museo della Civiltà contadina e Artigiana, che documenta la tradizione rurale del paese e il Museo del vasaio. Ripatransone produce olio extra vergine di oliva e vini DOC, quali il Falerio dei Colli Ascolani e il Rosso Piceno Superiore. Da gustare è il ciavarro, e la deliziosa zuppa piccante di legumi e cereali. Le manifestazioni più importanti a Ripatransone sono: il "Cavallo di Fuoco", nel giorno dell'Ottava di Pasqua e la "Festa della Maddalena", patrona della città, che si svolge a luglio.

Piazza del Popolo di Fermo

L’ombelico della città di Fermo è la Piazza del Popolo, dai portici sempre animati di gente. Sulla piazza prospettano il Palazzo Comunale, quello degli Studi (collegati tra loro per mezzo di una loggia) e l’antico Palazzo Apostolico. Molto bella e scenografica è la doppia scala esterna al Comune e notevole il portico d’ingresso. Sull’esterno è posta l’imponente statua di Papa Sisto V (del Sansovino), nativo della vicina Grottammare e vescovo locale. All’interno dell’edificio vi sono molte sale, fra cui la Pinacoteca Civica il cui capolavoro è la natività di PP. Rubens, del 1608. Costruito in eleganti forme barocche, il Palazzo degli Studi (secoli XVI – XVII) fu sede dello Studio Generale e oggi ospita la Biblioteca. L’opera si deve all’architetto Rainaldi, ha un notevole portale sormontato da una balconata sopra la quale c’è un tabernacolo che racchiude la statua dell’Assunta (Paolo da Venezia, 1587). Nel vicino Palazzo dell’Arcivescovado, una ricca serie di quadri, mentre assai gradevole è la visione del Loggiato di San Rocco, composto da nove arcate sostenute da sottili colonne (1528) e del portale rinascimentale.

Fermo

Fermo sorge sulla vetta e lungo le pendici del Colle Sàbulo, così denominato sin dal tempo degli antichi Romani probabilmente perché di formazione prevalentemente tufacea. Il cuore della città è la rinascimentale Piazza del Popolo, già Piazza Grande, dove si trova il Palazzo dei Priori, che ospita la Pinacoteca Civica e la Sala del Mappamondo che prende il nome dal mappamondo disegnato dal cartografo Moroncelli di Fabriano, in cui si trova la sezione archeologica "Dai Villanoviani ai Piceni". Altri edifici di notevole interesse circondano la piazza sono il Palazzo degli Studi, che ospita la biblioteca comunale “Spezioli”, tra le più importanti e insigni per consistenza in Italia, e il Palazzo Apostolico. Fermo custodisce un preziosissimo teatro storico , il Teatro dell'Aquila, che si colloca tra i più imponenti teatri del Settecento delle Marche. Da non perdere sono: la Chiesa di San Francesco, la Chiesa concattedrale di San Domenico e la Chiesa di Sant’Agostino, uno degli edifici religiosi più conosciuti nel territorio di Fermo. I più noti prodotti tipici del fermano sono la caciotta del fermano, il ciauscolo e il vino cotto. Il frustingo è il dolce natalizio tipico di Fermo. L’evento di maggior rilievo di Fermo è la Festività di Maria Assunta, celebrata il 15 agosto. In tale periodo si svolge il Palio. A partire dal 1982 si corre, ogni 15 agosto, la Cavalcata dell'Assunta. Durante l'anno il Festival Tipicità celebra i sapori e altre eccellenze del Made in Marche.